Mi chiamo Serena, ho 19 anni e, se dovessi riassumere la mia vita con una frase, affermerei: “Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora l’occhio mio ti ha visto.” (Giobbe 42:5)
Mi spiego meglio. La mia famiglia è cristiana evangelica, di conseguenza andavo in chiesa tutte le domeniche e sentivo parlare di Gesù tutti i giorni. Per me era scontata l’esistenza di Dio, non l’ho mai dubitata. Mi sono sempre reputata una persona perbene, altruista, gentile ed educata. Non ho mai fatto niente di male. O così credevo.
All’età di 15 anni ho cominciato a pensare con la mia testa, mettendo in dubbio tutto ciò che mi era sempre stato insegnato. Dio era diventato un qualcosa di lontano, di estraneo. Ho cominciato a vivere la mia vita nella paura, passavo le notti senza chiudere occhio e la mia testa era affollata da pensieri. Avevo paura di morire. Cosa ci sarebbe stato alla fine della mia vita? Paradiso? Inferno? Non ero più sicura di niente.
Non sapendo come risolvere la situazione, cercavo semplicemente di non pensarci, tenendomi occupata. Ma il problema persisteva. Non riuscivo a trovare un senso alla mia vita, le mie giornate non avevano scopo.
Tutto questo ha contribuito ad aumentare tutte quelle insicurezze che già avevo e la mia autostima scendeva sempre di più. Non riuscivo ad apprezzarmi, né fisicamente, né caratterialmente e, come se non bastasse, una persona a me molto vicina mi prendeva in giro per quei difetti che io odiavo, facendomi sentire inferiore e non amata.
Non potendone più, pregavo Dio che mi aiutasse, ma non ricevevo risposta. Se c’è una cosa che ho capito durante questo periodo, è che al Signore piace quando insistiamo. Per un anno, ogni giorno chiedevo a Dio di salvarmi, perché ero sicura che quello che avevo sempre sentito dire era vero. Ero sicura che Dio esiste, che può cambiare la vita di una persona e salvarla. Io non lo capivo, ma Dio stava lavorando in me, togliendo tante cose che mi impedivano di avvicinarmi a Lui. Infatti, più il tempo passava, più mi sentivo diversa. Gesù stava cominciando a prendere il posto di tante cose che per me erano fondamentali, diventando la parte più importante nella mia vita.
Così un giorno, nell’estate del 2016, mi sono resa conto che Gesù mi aveva salvata. Come mai? Perché non dipendeva da me. Pensavo che la salvezza fosse qualcosa da meritare e invece Gesù ha già fatto tutto alla croce! Quando Lui era lì, c’era anche il mio peccato su di Lui, così che io potessi essere libera di andare alla presenza di Dio, perché nessuno può andare al Padre, se non per mezzo di Gesù. (Giovanni 14:6)
Da quando Gesù è entrato nella mia vita, tutto è cambiato. Ho visto con i miei occhi quel Dio di cui avevo sempre sentito parlare. Non vivo più nella paura, ma nella certezza che dopo la mia morte fisica, vivrò eternamente con Lui, in un posto meraviglioso che Egli sta preparando! Ho cominciato ad amare me stessa, semplicemente perché è stato Dio stesso a crearmi così, quindi chi sono io per dirgli che non ha fatto un bel lavoro? Ho scoperto un amore che va oltre ogni difetto, ogni errore e ogni mancanza. Questo amore è Dio.
Ho trovato un senso alla mia vita. Ora so che voglio vivere per Lui, andare dove Lui mi manda e fare quello che Lui mi chiede, perché non c’è niente di meglio che appartenere totalmente al Signore!