“Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato come frecce parole amare” (Salmo 64:3)
In questo salmo si parla della “lingua che ferisce” e delle “parole come frecce”. Il salmista è molto efficace nel descrivere i danni che può provocare un piccolo membro del nostro corpo: la lingua.
La lingua può far molto male, può offendere ed essere aggressiva più della violenza fisica. Purtroppo, sappiamo bene che la nostra lingua, talvolta, ha agito allo stesso modo descritto sopra. Una critica di troppo, un commento superfluo, un momento di rabbia e la lingua si scatena.
Non siamo precipitosi nel parlare, ma valutiamo attentamente il nostro dire, poiché: “Con le molte parole vengono i ragionamenti insensati” (Ecclesiaste 5:3), ma diciamo insieme al salmista: “Signore, poni una guardia davanti alla mia bocca, sorveglia l’uscio delle mie labbra” (Salmo 141:3). Preghiamo il Signore affinché la nostra lingua proferisca bene, consolazioni, incoraggiamenti e allontani da noi l’offesa, la calunnia, la critica, la disputa e i mormorii!