Giovedì 8 dicembre 2022 si è tenuto il Raduno Campistico Italia Nord-Est al Zanhotel & Meeting Centergross di Bentivoglio (BO), occasione nella quale i campisti dei turni estivi del Poggiale hanno avuto la possibilità di incontrarsi per lodare il Signore e passare del tempo insieme.
In questa giornata sono stati svolti due culti e il predicatore ospite, che ha portato il messaggio della Parola di Dio, è stato Gaetano Montante, presidente delle ADI.
Ma cos’è per te lo Spirito Santo?
Durante i culti il fratello Montante ha approfondito la figura dello Spirito di Dio attraverso il libro degli Atti. È stato letto il capitolo 28, versi da 1 a 6: “Dopo essere scampati, riconoscemmo che l’isola si chiamava Malta. Gli indigeni usarono verso di noi bontà non comune; infatti, ci accolsero tutti intorno a un gran fuoco acceso a motivo della pioggia che cadeva e del freddo. Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e li poneva sul fuoco, ne uscì fuori una vipera, risvegliata dal calore, e gli si attaccò alla mano. Quando gli indigeni videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero tra di loro: «Certamente, quest’uomo è un omicida perché, pur essendo scampato dal mare, la Giustizia non lo lascia vivere». Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne patì alcun male. Or essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo; ma dopo aver lungamente aspettato, vedendo che non gli avveniva nessun male, cambiarono parere, e cominciarono a dire che egli era un dio”.
Lo Spirito Santo e il fuoco sono strettamente legati tra di loro, infatti il fuoco dello Spirito Santo rappresenta la sua opera nella vita del credente. Il risveglio spirituale presente nella nostra vita e in quella della chiesa ci porta a servire Dio e ad obbedirgli quando Egli ci chiama. Perché se il fuoco è acceso in noi, non c’è attacco del nemico che non possa essere distrutto nel nome di Gesù.
Sono stati letti diversi esempi che la Bibbia cita riguardo al fuoco: nei primi versi di Esodo 3 è scritto che l’Angelo del Signore apparve a Mosè attraverso una fiamma di fuoco che avvolgeva un pruno. In quel luogo Mosè ricevette la chiamata da Dio per liberare i figli d’Israele dalla mano degli egiziani.
Esodo 3:2 “Mosè guardò, ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava”;
Esodo 3:6 “Poi aggiunse: «lo sono il Dio di tuo padre, il Dio d’Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe»”;
Esodo 3:10 “Or dunque và; io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall’Egitto il mio popolo, i figli d’Israele»”.
Nel primo libro dei Re al capitolo 18 vengono descritte la grandezza e la fedeltà di Dio verso Elia che dovette sfidare i profeti di Baal offrendo un olocausto sulla legna, che venne fatta bagnare tre volte con dell’acqua. Mentre i profeti di Baal pregavano il loro Dio e questi non rispondeva, Elia ebbe fede in Dio che immediatamente operò miracoli, bruciando l’intero olocausto con un fuoco sceso dal cielo.
I Re 18:36-39 “All’ora in cui si offriva l’offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio d’Abraamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, Signore, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Signore, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!» Allora cadde il fuoco del Signore, e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!»”.
Geremia a seguito delle persecuzioni che subiva pronunziando la verità e ciò che Dio gli metteva in cuor suo, domandò al Signore se fosse meglio tacere per smettere di ricevere gli scherni e le beffe. Ma per Geremia tacere era difficile perché aveva un fuoco ardente dentro di lui che lo spingeva a parlare.
Geremia 20:9 “Se dico: «lo non lo menzionerò più, non parlerò più nel suo nome», c’è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo, ma non posso”.
Negli Atti degli Apostoli, quando Pietro parla alla folla, scese la Pentecoste come delle lingue di fuoco che si posarono una su ciascuno dei presenti e tutti furono ripieni di Spirito Santo cominciando a parlare in altre lingue.
Atti 2:1-4 “Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi”.
Se noi lasciamo agire lo Spirito Santo nel nostro cuore potremo essere degli strumenti nelle Sue mani utili alla Sua gloria. Come Dio ha avuto una chiamata per altri Suoi figli e figlie prima di noi, se ci lasciamo andare alla Sua presenza e apriamo il nostro cuore Dio potrà inondarci con il suo Santo Spirito e darci la forza di affrontare ogni impedimento.
Atti 2:17-21 “«Avverrà negli ultimi giorni», dice Dio, «che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno. Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo. Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato»”.