Poi dissero fra di loro: “Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie e noi tacciamo!”. (2 Re 7:9)
Il giorno comincia. Frettolosamente si ascoltano le notizie bevendo il caffè. Per quasi tutte le persone la vita attuale non sarebbe possibile se non fossero tenute al corrente degli avvenimenti, grandi o piccoli.
Secondo il mestiere che si esercita si ha anche bisogno di conoscere il tempo che farà, i corsi monetari del giorno, le misure concernenti la circolazione ed il rifornimento dei viveri, le guerre, le leggi nuove e tutto ciò che è indispensabile sapere.
Ma al di là dei bisogni di informazione, siamo quasi tutti caratterizzati dalla curiosità naturale che è sempre a caccia di ciò “che si pensa”. Ora i detentori delle notizie più felici ed importanti, non sono i giornalisti, ma i credenti.
Dio fa di loro i portatori dei Suoi messaggi.
Eppure, quante volte dovremmo rimproverarci di nasconderli ? Quando apriamo un giornale o accendiamo il nostro device, dovremmo chiederci: “Questo strumento sta per raccontarmi qualcosa del mondo che passa, ma io devo far conoscere le cose concernenti la vita eterna; sta per parlarmi di fatti e di gesti compiuti da persone che non fanno altro che soggiornare sulla terra e passare. Io invece ho il dovere di annunciare le virtù di Colui che può condurre uomini e donne dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce” (1 Pietro 2:9).
E, invece di abbandonarci a chiacchiere inutili, intratteniamoci più sovente su “notizie” sempre fresche e pure della grazia di Dio che fanno bene al cuore e allo spirito!