E’ una gioia condividere la mia esperienza.
Sono cresciuto in una famiglia di cristiani evangelici, essendosi i miei genitori convertiti quando ero ancora piccolo. Ricordo di aver visto il cambiamento nei miei genitori quando accettarono il Signore. Io e i miei fratelli siamo cresciuti in chiesa e intorno al “letto della preghiera”, ovvero il letto dei miei genitori, dove con nostra madre facevamo culti e imploravamo la grazia di Dio.
All’età di undici anni ho fatto il mio primo passo verso Dio, confessando di aver bisogno di Lui come mio Salvatore. Risposi ad un appello che un predicatore missionario itinerante rivolse nella chiesa che frequentavo. Ricordo che la gioia invase il mio cuore e da quel momento decisi di servire il Signore per il resto della mia vita.
Il Signore mi diede anche un canto, inedito, nel quale ribadivo con forza il mio desiderio di servirLo:
Io voglio essere un servitor di Dio… perché Cristo morì per me e mi diede la libertà!
Vuoi tu essere un servitor di Dio… perché Cristo morì per te e ti diede la libertà
A seguito di quella esperienza il timore di Dio continuava a pervadere la mia anima, ma cominciai, nell’adolescenza, a recarmi meno in chiesa. Ero sempre un bravo ragazzo, a detta di tutti, ma avevo bisogno di tornare a Dio, arrendermi a Lui e ponderare bene i miei passi.
Ciò avvenne nel 1984, quando decisi di dare completamente e definitivamente il mio cuore a Gesù, che mi accolse e mi rivestì di tutto il suo amore e perdono e mi parlò con il versetto scritto in Esodo 10:7 “Ecco vengo”.
Capii che Dio mi aveva scelto, sin da fanciullo, per servirLo e amarLo.
Completai i miei studi, dopodichè nacque in me il desiderio di servirLo frequentando una Scuola Biblica. Lì ho conosciuto, per grazia di Dio, la mia preziosissima metà, Angelica, che nel 1994 divenne mia moglie e con la quale tuttora servo il Signore.
Dio ci ha dato tre figli meravigliosi (Naomi, Emmanuel e Gioele Elia), sui quali abbiamo visto, ed ancora oggi vediamo, la sua mano sin dalla nascita, guarendoli e benedicendoli in modo meraviglioso e, come ricorda sempre anche mia moglie, Dio ci ha promesso che saranno suoi discepoli (Isaia 54:13).
Dio è buono! Abbiamo visto tante volte la sua mano all’opera e ancora oggi la vediamo e vogliamo incoraggiarvi ad avere fede in Lui, che non ci lascia e non ci abbandona.
Personalmente non meritavo tutto questo; sicuramente non è per meriti, ma Dio è stato buono con me e il mio ed il nostro desiderio è ancora oggi quello di servirLo, di spendere il nostro tempo e le nostre energie per lui, fino al giorno in cui tornerà dal cielo per portarci con sè.
Dio ti benedica!