Giovani, ecologia e ambiente

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La questione ambientale, tema molto ampio e discusso, negli ultimi anni è ormai sulla bocca di tutti. Mentre l’opinione pubblica è sempre più sensibile all’argomento, i giovani dimostrano di avere davvero a cuore l’ambiente e di essere il vero motore della sostenibilità. L’impegno per la natura, il buon proposito di voler tutelare ciò che ci circonda, è una delle maggiori priorità delle nuove generazioni. Ragazzi e ragazze di tutto il mondo, insieme ai vari movimenti ecologisti e alle numerose associazioni ambientaliste, svolgono un ruolo essenziale nella lotta al cambiamento climatico.

Per “cambiamenti climatici” si intendono tutte le alterazioni del clima e dell’atmosfera terrestre, direttamente o indirettamente riconducibili alle attività umane. Dopo la Rivoluzione Industriale, la pressione sull’ambiente è aumentata a un ritmo insostenibile, toccando oggi il suo vertice. Incendi che bruciano intere foreste, temperature estreme, innalzamento del livello dei mari e scioglimento dei ghiacci sono solo alcuni dei grandi disastri ambientali. A questi si sommano l’estinzione di molte specie animali e vegetali, la desertificazione e l’inquinamento degli oceani causato dalla cattiva gestione dei rifiuti.

Nel tentativo di porre rimedio allo stato critico in cui versa il nostro pianeta, vengono promosse soluzioni innovative per proteggere l’ambiente. Molti Stati del mondo cooperano fianco a fianco, confidando nell’efficacia delle nuove tecnologie e puntando su scienza e ricerca. Dalla raccolta differenziata allo sviluppo di energie rinnovabili, sono tante le iniziative messe in atto anche dai singoli individui. Ascolto, dialogo e condivisione si rivelano importanti, così come i piccoli gesti e le scelte quotidiane. Tutte queste azioni nobili possono ridurre l’impatto ambientale, però non sono in grado di cambiare il cuore dell’uomo.

Il modo in cui l’uomo pensa, agisce e manipola la natura rispecchia la sua condizione spirituale. Spesso la società contrappone fede ed ecologia, quando in realtà sono strettamente collegate tra loro. La Bibbia dice chiaramente che l’universo, la Terra e tutto ciò che essa contiene non sono frutto del caso. Dio ha creato ogni cosa tramite la sua Parola, seguendo un disegno ben preciso. Una creazione perfetta e meravigliosa, opera di un Padre amorevole che ha dato il suo unigenito Figlio per salvare l’umanità. Solo in Gesù Cristo, ricevendo il perdono dei peccati e la vita eterna, possiamo apprezzare pienamente la bellezza del creato: “Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno” (Genesi 1:31).

Peccato, apatia e incredulità hanno danneggiato irrimediabilmente il rapporto armonico tra esseri umani e natura. Ne sono un esempio la battaglia per accaparrarsi le materie prime, la distruzione degli habitat e lo sfruttamento eccessivo delle risorse ambientali. Dio affidò all’uomo, creato a sua immagine e somiglianza, la responsabilità di custodire il mondo naturale. È bastato un solo gesto di disobbedienza, commesso da Adamo ed Eva, per compromettere l’equilibrio iniziale. Ecco perché è necessario restare in comunione con il Signore e trovarsi sempre al centro della Sua volontà, cercando la guida e la pienezza dello Spirito Santo: “Dio il Signore prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse” (Genesi 2:15).

L’intera creazione, oppressa e devastata, attende con impazienza la manifestazione dei figli di Dio e la liberazione dalla schiavitù della corruzione. Tutti i credenti sono chiamati a condividere con gli altri il messaggio del Vangelo e a dare buona testimonianza, affrettando in questa maniera il ritorno di Cristo. Chiunque spera nel Signore e Creatore di tutte le cose non sarà deluso. Siamo consapevoli che questo mondo in cui viviamo è destinato a scomparire, ma Dio nella Sua grande bontà ha promesso nuovi cieli e nuova terra nei quali abiterà la giustizia: “Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” (2 Pietro 3:9).