La Bibbia, già dal primo capitolo della Genesi, dedica un notevole spazio alle donne. Il Signore benedice entrambi i componenti della coppia, uomo e donna, affidando loro una missione comune: “Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra»” (Genesi 1:28).
La donna è stata tratta dalla costola di Adamo, quindi da un posto vicino al cuore dell’uomo, secondo la parità stabilita da Dio. Emerge il rispetto che si deve avere per le donne, le quali non sono state create per essere calpestate e svalutate, ma per essere amate e protette. Il Signore ci insegna dunque a sottometterci gli uni agli altri con umiltà: “Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo” (Genesi 2:22).
Nell’Antico Testamento, la donna poteva andare con tutta la famiglia nel luogo di culto, per pregare e servire il Signore. Possiamo notare che le donne non sono affatto escluse dal piano glorioso di Dio, ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte con i mezzi che ha a disposizione: “Poi fece la conca di bronzo e la sua base di bronzo, servendosi degli specchi delle donne che venivano a gruppi a fare il servizio all’ingresso della tenda di convegno” (Esodo 38:8). Attraverso l’opera di salvezza compiuta da Gesù Cristo, per donarci la vita eterna e il perdono dei peccati, le donne insieme agli uomini diventano eredi della grazia di Dio: “Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3:28).
Anche nel Nuovo Testamento è possibile trovare svariati esempi di donne di fede, impegnate nel progresso della Chiesa e del Vangelo. Lo stesso Gesù non rifiutò l’aiuto di donne povere e agiate, che lo assistevano con i loro beni: “Giovanna, moglie di Cuza, l’amministratore di Erode; Susanna e molte altre che li assistevano con i loro beni” (Luca 8:3). Nel corso dei secoli, la posizione sociale della donna è cambiata. Secondo alcune culture, in diversi paesi, le donne vengono penalizzate e considerate come oggetti da mettere in mostra. Sono bersagliate di continuo da informazioni di ogni tipo. Sui social, in televisione, così come nelle pubblicità viene presentato un ideale di donna che non rispecchia la realtà. Nel tentativo di essere accettate facendosi spazio tra stereotipi e pregiudizi, vengono sottoposte a una forte pressione. Molte donne si sentono inferiori e insicure della loro identità, semplicemente perché non rientrano nei canoni che la società impone. Per camminare con fiducia, occorre aprire gli occhi e renderci conto di essere apprezzati dal Creatore di tutte le cose. La consapevolezza di chi siamo veramente, scelti e voluti da Dio, è a chiave per vivere una vita vittoriosa in Cristo.
È indispensabile non mettere limiti all’opera del Signore e confidare nella Sua mano che ci conduce in ogni momento. Con la guida dello Spirito Santo, abbiamo la forza necessaria per servire Dio nel luogo dove siamo. Il cuore di una donna che onora il Signore è in grado di fare la differenza: “Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle” (Proverbi 31:10).
L’universo femminile è fatto di tantissime sfaccettature, ogni donna è speciale e pensata per brillare. A nessuno, tranne che a Dio, è concesso giudicare quanto vali!