Ciao! Mi chiamo Rebecca, ho 19 anni e posso affermare con gioia di essere una figlia di Dio. Certo, non capita tutti i giorni sentire qualcuno – soprattutto così giovane – dire una cosa del genere, ma ora ti spiegherò meglio.
Sono nata a Rimini. I miei genitori, fin da piccola, mi hanno cresciuto con tutto l’amore del mondo, insegnandomi a vivere in pace con gli altri, amando il prossimo e mettendo in pratica i sani principi scritti nella Bibbia. Né loro, né i miei nonni, con cui ho vissuto parte della mia infanzia, mi hanno fatto mai mancare nulla.
Sono sempre stata la classica “brava ragazza” a cui piaceva andare a scuola, stare con i suoi amici e la sua famiglia, frequentare la chiesa… insomma avevo una vita apparentemente perfetta.
Ero consapevole dell’esistenza di Dio, un Dio che mi aveva creata e amata talmente tanto da sacrificare sulla croce il Suo unico figlio Cristo Gesù per donarmi la vita eterna. Tutto questo amore divino lo vedevo in qualsiasi cosa e persona intorno a me, ma non riuscivo a comprendere come avrei potuto renderlo mio. Ogni volta che pregavo Dio speravo di ricevere quella salvezza di cui tanto avevo sentito parlare, ma che non riuscivo a realizzare. Così pensai che potevo fare a meno del miracolo della nuova nascita, continuando a vivere nella mia routine e credendomi felice. Ben presto, però, capii che non potevo andare avanti in quel modo: ero terrorizzata dalla morte e dal fatto che da un momento all’altro la mia vita sarebbe finita e io non avrei potuto fare niente per evitare il destino di chi si allontana dal Signore. Iniziai allora a fare sul serio con Dio. Ogni giorno la mia richiesta era quella di essere salvata ma, sebbene la mia bocca dicesse questo, il mio cuore non lo desiderava veramente.
Nel 2015 partecipai ad un raduno giovanile delle chiese evangeliche ADI. C’erano davvero tantissimi ragazzi come me, il cui scopo era quello di servire Cristo Gesù. Una sera mi ricordo che il pastore invitò coloro che volevano accettare il Signore nella propria vita a fare un passo in avanti. Io, influenzata dagli altri, lo feci, ma dentro di me ero convinta che sarebbe stato come le altre volte: una “semplice” benedizione, nulla di più. Quel giorno, però, qualcosa cambiò totalmente dentro di me. Feci una breve preghiera sincera: chiesi a Dio di perdonare i miei peccati e di entrare a far parte della mia vita. Potrai chiederti cosa aveva fatto di così grave una ragazzina di quindici anni. Non molto, credevo, ma un verso scritto in Romani 3:23 mi illuminò:
Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.
Non importa chi tu sia o quanti anni tu abbia, il Signore ha un piano meraviglioso per la tua vita. Lui ti ama e vuole darti tutto il suo amore, sta solo a te accettare questo dono e provare quanto Egli è buono. Posso dirti con certezza che non mi sono mai pentita della decisione presa quella sera.
Dio è sempre stato al mio fianco, non mi ha mai lasciato da sola, neanche nei momenti più bui, quando mi sentivo abbandonata perfino dalle persone che amavo.
Il Signore ti sta dicendo: “non aspettare, oggi è il giorno della grazia”. Dio ti benedica!