Mi chiamo Mario e ho 66 anni. Fin da ragazzino servivo il Signore nella mia chiesa, infatti facevo il chierichetto, quindi all’età di undici anni entrai in seminario; in quei tre anni, non mi hanno mai insegnato a leggere la Parola di Dio. Si svolgevano solo pratiche religiose in cui non avevo un rapporto diretto e personale con Dio. Alla fine di quei tre anni, sono andato via deluso e scoraggiato, infatti per diverso tempo, cioè fino all’età di 27 anni, ho frequentato la chiesa solo in occasioni particolari come: matrimoni o funerali.
Il Signore, nella sua infinita bontà, ha letto nel mio cuore il desiderio di avere un rapporto più intimo con Lui e che non mi bastava sapere che Lui fosse lassù nel cielo ed io quaggiù sulla terra, senza poterci parlare. Un giorno ero al lavoro e, ascoltando poco lontano un mio collega che parlava ad altri dell’amore di Dio, che Egli vuole farsi conoscere personalmente, si è aperto uno spiraglio nel mio cuore e una gioia mi ha invaso. Mentre gli altri sorridevano, io mi sono avvicinato e gli ho chiesto di parlarmi di questo Gesù che si manifesta a coloro che lo cercano con tutto il cuore. Lui mi ha consigliato di leggere la Parola di Dio (la Bibbia), iniziando dal vangelo di Giovanni. Tutti i giorni leggevo un passo biblico, perché la voglia di sapere era tanta.
Quando nel capitolo 14 di Giovanni ho letto che Gesù si fa conoscere da chi Lo ama e osserva la sua parola, il mio cuore si è riempito di gioia. Avevo trovato ciò che cercavo! Ho accettato Gesù come mio salvatore, sono nato di nuovo nello spirito. Il Signore mi ha battezzato di Spirito Santo, dandomi la possibilità di servirlo nella comunità di appartenenza. Sono passati 39 anni e, in tutto questo tempo, il Signore è stato sempre fedele, nonostante io non sempre lo sono stato. Mi è stato vicino nei momenti difficili, liberandomi da una forma di attacchi di panico che attanagliavano il mio cervello, non permettendomi di andare al lavoro per molte settimane.
Una domenica, durante il culto, il Signore parlò in profezia, sgridando l’avversario delle anime nostre, ed io in quell’istante mi sentii libero e leggero. Ancora oggi, quando i problemi di salute si fanno sentire, Egli mi prende fra le sue braccia e mi sussurra: “vai avanti, non temere, perché Io sono con te”! In Isaia 40:29-30 è scritto: “Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano in volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano”.
Al Signore mio Salvatore, sia ogni lode e gloria!