“Al tempo di Davide ci fu una fame per tre anni continui; Davide cercò il volto del Signore…”
(2° Samuele 21:1)
Secondo la Bibbia, cercare il volto di Dio non significa ricorrere a Lui come ci si rivolge ad una assicurazione dopo una distrazione o un’azione incauta alla guida della propria automobile, né fare voti e promesse quando non si sa più a chi rivolgersi; significa invece raccomandarsi a qualcuno che si conosce bene, col quale si ha un rapporto quotidiano di dialogo e di comunione. Non si può, quindi, cercare il volto di Dio occasionalmente ed egoisticamente; questa ricerca deve diventare una componente abituale ed essenziale del nostro vivere, sino a determinare la radicale trasformazione.
Possiamo affermare, allora, che soltanto chi accetta il Figliolo di Dio, Gesù Cristo, come personale Salvatore può gustare il profondo senso di pace e il conseguente desiderio di responsabile sottomissione che questa ricerca comporta e richiede. La Parola di Dio afferma: “Cercate il Signore, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino” (Isaia 55:6). Questo è il tempo!