Mi chiamo Elisa, ho 19 anni e voglio raccontarvi come il Signore ha cambiato la mia vita.
Sono nata in una famiglia cristiana e, fin da bambina, i miei genitori mi hanno sempre portata in chiesa e parlato di Dio. Mio nonno era il responsabile della chiesa che frequentavamo e, durante la mia adolescenza, pensavo che questo potesse essere limitante, pensavo ci fossero troppe regole, principi da seguire.
Mi sentivo troppo controllata e non mi piaceva.
Nonostante questo, in me c’è sempre stato un sentimento di timore verso “quel Dio” di cui avevo sempre sentito parlare. Per questo motivo, nonostante le mie ribellioni, continuavo a frequentare il locale di culto, i campeggi cristiani e mi occupavo, insieme ad altri ragazzi, della musica in Chiesa.
Quando iniziai le scuole superiori facevo fatica a socializzare, avevo pochi amici e, pur di averne ancora, sarei stata disposta a fare qualsiasi cosa. Pensavo che assomigliare a loro mi avrebbe aiutata.
Iniziai a fumare, a saltare la scuola, a rispondere male ai miei genitori e a non curarmi più di nessuno tranne che del mio gruppo di amici. Tutto si ampliò nel momento in cui intrapresi una relazione con un ragazzo il quale, dopo circa un mese di frequentazione, ebbe un incidente quasi mortale. Rimase in coma per tre mesi e, una volta ripresosi, non ricordava più nulla, non si ricordava cosa gli fosse successo e soprattutto non si ricordava di me: avevo 14 anni ed era un peso troppo grande da sopportare per me. Invece che chiedere l’aiuto di Dio, decisi di intraprendere una sorta di ribellione verso di Lui. L’unica vera amica che avevo non mi riconosceva più, mi vedeva diversa, il mio atteggiamento, il modo di parlare e di comportarmi erano cambiati, non sapeva come aiutarmi ma cercò di rimanermi accanto.
Continuai questa ribellione per diverso tempo fin quando, l’inverno del 2016, decisi di frequentare un campeggio invernale. Per me era l’occasione di stare in compagnia e passare un po’ di tempo fuori dalla quotidianità. Lo pensavo davvero ma non mi sarei mai immaginata che quei tre giorni avrebbero potuto cambiarmi la vita!
Ero molto contenta di partire, soprattutto perché volevo incontrare un’amica che mi aveva raccontato di aver fatto un’esperienza bellissima con Dio, mi disse che aveva ricevuto il Battesimo dello Spirito Santo. Non capivo cosa significasse né cosa si provasse ma soprattutto: perché lo aveva ricevuto lei e non io? Ero gelosa. Gelosa perché credevo che non fosse migliore di me. Sapevo di aver fatto qualche errore ma non volevo né riuscivo ad ammetterlo.
Credevo di essere migliore perché suonavo in chiesa, perché, nonostante i miei sbagli, continuavo a frequentare i culti. Lasciai passare questi pensieri e, pochi giorni prima di partire, mi venne una forte febbre, credevo che non sarei più potuta partire. Il giorno prima della partenza mia mamma pregò per me, la febbre passò e non avevo più scuse per stare a casa, così partii. Lasciai passare i primi due giorni pensando a divertirmi, interrogandomi sul come fosse possibile che la mia amica avesse ricevuto qualcosa ed io no.
L’ultimo giorno ero molto scoraggiata, non avevo trovato risposte alle mie domande e mi sentivo sempre più vuota ma il Signore aveva un piano per me, solo che ancora non lo sapevo! Iniziò la predica serale e venni subito colpita dai versi (della Bibbia) che il pastore lesse, sentivo che c’era qualcosa di diverso, una sensazione strana. Finita la predica, il pastore fece un appello di preghiera, ero molto scettica sull’alzarmi per rispondere a questa chiamata ma mi lasciai convincere dalla mia amica. Cominciai a pregare sottovoce, stando attenta che nessuno se ne accorgesse, quando sentii dentro di me il peso di tutto ciò che avevo fatto fino a quel momento: cominciai a tremare e senza accorgermene stavo piangendo, piangevo e pregavo di essere perdonata per tutti i miei peccati. Ero stanchissima, quasi non ce la facevo più a stare in piedi ma non riuscivo a smettere di pregare; vinsi la timidezza e pregai ad alta voce, chiesi a Dio il Suo perdono, mi arresi alla Sua presenza e venni battezzata con il Suo Santo Spirito.
Ero felice e sconvolta, in senso positivo. Finito il campeggio, avevo timore di perdere tutto ciò che il Signore mi aveva donato, perché fino a quel momento, dopo aver ricevuto qualcosa, tornavo a casa e mi dimenticavo di tutto, lasciavo che tutto mi venisse portato via. Quella volta però era diverso, io ero diversa. Mi sentivo libera, libera dal peccato, libera dalle mie paure.
Il Signore mi tolse ogni vizio, paura e timidezza. Da quel giorno la mia vita venne letteralmente stravolta. Ora sono sicura di me stessa, ho degli amici che mi vogliono bene per quella che sono, il Signore mi è sempre rimasto accanto nonostante le mie mancanze e sono sicura che continuerà a farlo.
Dio ti benedica.