“Ricordati di me” (Genesi 40:14)
Ricordati di me. Questa richiesta fu indirizzata al coppiere del re d’Egitto da Giuseppe, rinchiuso con lui nella stessa prigione. Il coppiere del re aveva fatto un sogno del quale Giuseppe rivelò l’interpretazione: sarebbe tornato libero al servizio del re. Con quelle toccanti parole Giuseppe gli stava chiedendo di intercedere per lui.
Il coppiere, però, dimenticò la promessa fatta. Alcuni secoli dopo la stessa invocazione risuonò sulle labbra di un altro uomo in uno scenario ben diverso. Tre uomini erano appesi ad una croce, uno di loro era Gesù, il Figlio di Dio, il Santo e il Giusto, gli altri due erano dei peccatori. Uno dei due rivolse a Gesù questa importante richiesta: “Ricordati di me quando sarai venuto nel Tuo regno“. Come risposta quest’uomo ricevette una promessa: “Oggi stesso sarai con me in paradiso“. La sua richiesta ricevette pronto esaudimento perché era stata rivolta a Gesù, Colui che non dimentica nessuna invocazione del nostro cuore.
Andiamo quindi a Lui con piena fiducia, certi che Egli ci ascolta e che non si dimentica di noi.