“Oggi, se udite la sua voce, non indurite il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto.” (Salmo 95:8)
Le nostre orecchie, troppo spesso, ascoltano ma non sentono. Il nostro cuore, troppo di frequente, è sintonizzato su altre frequenze e non riesce a percepire tutti i messaggi che Dio, puntualmente, gli invia per sollecitarlo ad una via più consona a quella di un cristiano. Si è, a volte, solo cristiani di nome, ma non di fatto. Si è cristiani perché si frequentano le chiese la domenica o durante altri giorni, ma poi non lo si è durante la settimana. Si sente la voce del predicatore ma non si ascoltano le sue parole perché sono troppo dure per le nostre orecchie e soprattutto per il nostro cuore che non ha nessuna intenzione di ascoltare.
Il mondo ci offre altre musiche che siamo pronti a fare nostre e non ci viene in mente più la dolce melodia del nostro Padre Celeste. Abbiamo un cuore che sembra tenero come quello di un agnellino, ma che si trasforma in un macigno quando dobbiamo ascoltare le parole del nostro Signore. Il Signore ci parla!
Non induriamo il nostro cuore. Ascoltiamo la Sua voce e quello che ci vuole dire. Dio ci parla in una miriade di modi diversi. Sta a noi ascoltare le sue parole e metterle in pratica nella nostra vita. Apriamo il nostro cuore oggi. Domani… potrebbe essere troppo tardi.